Collezione dei trofei più insoliti della Formula 1™
henry_the_podiumist_Michael Schumacher innalza il trofeo al GP di Malesia 2004 –Illustrazione di Stéphane Manel
Michael Schumacher innalza il trofeo al GP di Malesia 2004 –Illustrazione di Stéphane Manel

Top 10

I trofei insoliti della F1

Per i piloti una vittoria al Gran Prix vale venticinque punti in classifica. E un bel trofeo da mettere sul caminetto. O magari altrove. Storia dei trofei più singolari, o decisamente bislacchi, della Formula 1.

Brasile 2009 – Il più... piccante

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Interlagos. Mark Webber sembra tutto contento di aver superato Robert Kubica e Lewis Hamilton. Viene premiato per l’occasione con una simpatica lancia di un allegro color turchese. Perfetta per arrostire un

polletto, o magari un tacchino bello grosso, viste le dimensioni dell’arnese. Non osiamo immaginare la reazione della consorte e manager Ann Neal.

Brasile 2010 – Il più... bagnato

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Ancora Interlagos. Stavolta a salire sul podio è l’altro pilota Red Bull, Sebastian Vettel, all’epoca non ancora invincibile. Con questa vittoria e il secondo posto di Webber la scuderia austriaca si assicura il primo titolo costruttori della sua storia. E Vettel recupera un po’ del ritardo

accumulatosu Alonso nella classifica piloti. Che sarà mai allora tornarsene a casa con una bella goccia d’acqua incastrata tra due lastre di plexiglas? Degna del primo premio di un concorso per assicuratori previdenza sociale e sanità…

Brasile 2011 – Il più... tagliente

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Dopo Mark a Interlagos e Sebastian a Interlagos, ecco Mark e Sebastian a Interlagos, circondati da tutti i loro amici. Atmosfera festosa, coriandoli ovunque, e in mezzo due specie di coltelli svizzeri giganti. Sembrerebbero pericolosi, ma il pilota australiano ne afferra

uno con aria trionfante. Il tedesco invece sembra tenere all’incolumità delle sue dita e affida il suo a un membro dello staff. La prudenza non è mai troppa.

Canada 2011 – Il più... Tolkien

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Jenson Button ha appena concluso una corsa folle. Il Grand Prix del Canada non era previsto in calendario e non avrebbe dovuto corrersi. Il GP del Bahrein viene annullato e il Canada ha la sua chance. Così anche Button. Nonostante sei pit stop e due scontri, il campione del mondo 2009 ha la meglio sugli avversari, con poco meno di tre

secondi di scarto dal secondo classificato. Normale allora che gli venga offerta una ricompensa epica: una specie di torre di Isengard che tiene stretto un mezzo pallone da rugby. Isengard, per chi non lo sapesse, è la dimora di Saruman del Signore degli anelli, scritto da J.R.R. Tolkien. Un inglese, come Jenson. Logico.

Europa 2012 – Il più (o meno) volante

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Cosa sufficientemente rara negli ultimi tempi da meritare di essere segnalata: Fernando Alonso è ben rasato in questa foto. Forse per mettersi meglio nei panni del giovane contadino che agguanta

una gallina bella grassa prima che svolazzi via. Lo champagne non fa certo cucina campagnola, ma che volete, i campioni hanno gusti raffinati.

Canada 2011 – Il più... fiammeggiante

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Di nuovo Vettel. Con la faccia di uno che ha appena fatto una marachella e ne va piuttosto fiero. Ah, ha appena rubato il fuoco. Per un reato di tal sorta Prometeo fu condannato a restare incatenato

a una roccia e a farsi divorare il fegato da un’aquila, ogni giorno. Prospettiva poco rosea. Ma per il momento il pilota tedesco regna ancora sulla Formula 1. Diciamo che l’ha scampata bella.

Ungheria 2011 – Il più misterioso

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“Quale essere, dotato di una sola voce, ha quattro zampe al mattino, due zampe durante il giorno e tre la sera? ” Fatidica domanda, quella a cui Edipo deve rispondere per liberare la città di Tebe dalla sfinge che

terrorizza i suoi abitanti. Edipo risolve l’enigma, ma la sua ricompensa è il matrimonio con Giocasta, sua madre. Triste destino. Edipo finirà per accecarsi. Speriamo che a Jenson Button vada meglio.

Giappone 2009 – Il più massiccio

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Secondo Wikipedia “i piloti di Formula 1 sono atleti di alto livello, in perfetta forma fisica, il cui corpo è allenato ad adattarsi a condizioni specifiche che richiedono forza e resistenza”. Non ci stupiamo allora

che la FIA offra dei pesi ai suoi giovani protetti perché facciano fare un po’ di esercizio ai loro muscoli. Eh sì. Ce ne vuole di forza per girare il volante di una monoposto lanciata a oltre 300 km/h.

Europa 2001 – Il più... difensivo

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Accade un trofeo non serva mai a niente, se non a prendere polvere in fondo a un armadio o a una cantina. Accade anche che, tempo dopo la vittoria, lo si trovi utile come secchiello per il ghiaccio. E poi ci sono i

trofei che tornano utili subito, come questo pratico scudo anti-champagne dietro cui Michael Schumacher si protegge dall’attacco sferrato da Juan Pablo Montoya e Rubens Barrichello.

Abu Dhabi 2012 – Il più... marino

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Glissiamo sulla posa da gangster di Fernando Alonso – che assomiglia più a uno scoiattolo che ha mangiato troppe ghiande piuttosto che a un duro di Pasadena – per concentrarci su ciò che il personaggio in questione tiene in mano. Si direbbe una conchiglia di strombo, una di quelle in cui si soffia per fare rumore. Nuovo modo di invocare il successo.

Charles Alf Lafon

“Un bel trofeo da mettere sul caminetto.”