Henry the Podiumist - Come portare un cappellino da Formula 1?
henry_the_podiumist_Cappellino da Formula 1 foglie d’alloro ricamate - Illustrazione: Stéphane Manel
Cappellino da Formula 1 foglie d’alloro ricamate - Illustrazione: Stéphane Manel

Come portare un cappellino da Formula 1?

Come dar prova di stile in un paddock?

Da bambini o da grandi, grazie a genitori, amici o clienti aziendali, tutti ci siamo ritrovati in mano almeno una volta un cappellino da Formula 1™, con tanto di logo dello sponsor di turno e foglie d’alloro ricamate. Più o meno lo stesso che indossano i piloti sul podio. Un tempo, di cotone spesso e morbido, come usava portarli Niki Lauda, poi di materiale sintetico, quadrati e ampi, come quelli di Ayrton Senna, i cappellini si ispirano ora alla moda del baseball e sono piuttosto tondi, con la visiera lunga e ricurva.

La foggia dei cappelli da Formula 1™ è cambiata nel tempo, certo, ma l’abitudine di portarli è rimasta. Soprattutto se il sole in pista è cocente o se si soffre di un po’ di calvizie. Ma come si portano? Quali sono le regole? Quella più importante impone di portare il cappellino dritto, con la visiera davanti e non girato al contrario, né di lato. Bisogna poi scegliere la via più semplice: indossare il cappello ben calzato, fino alle orecchie (e non appena posato sulla testa come sembra dettare l’attuale moda streetwear), e con la visiera leggermente incurvata. L’unico pericolo è l’esagerazione. Sconsigliamo per esempio di portare, insieme al cappellino, dei guanti da pilota in pelle perforata. Sareste puniti con la sottrazione di almeno tre punti dalla patente.

Marc Beaugé

henry_the_podiumist_In cotone spesso e molle - Niki Lauda. Immagine: www.sutton-images.com
In cotone spesso e molle - Niki Lauda. Immagine: www.sutton-images.com
henry_the_podiumist_ Quadrato e ampio - Ayrton Senna. Immagine: www.sutton-images.com
Quadrato e ampio - Ayrton Senna. Immagine: www.sutton-images.com
henry_the_podiumist_Il classico da podio. Immagine: www.dppi.fr
Il classico da podio. Immagine: www.dppi.fr